Differenze tra telelavoro e smart working
Posted: Mon Dec 23, 2024 7:01 am
Telelavoro da casa per collaborare al massimo
Lascia un commento / Produttività / Di Diego Ricci
Il telelavoro da casa è una delle frontiere più interessanti per i soggetti chiamati in causa in un processo lavorativo: sia gli imprenditori che i dipendenti possono avere grandi benefici da questo modus operandi. A patto che si rispettino determinate regole e comportamenti.
Telelavoro da casa
Annie Spratt
Hai considerato il telelavoro come mezzo per collaborare? Io sì e lo uso da anni. In questo post ti racconto la mia esperienza, evidenziando i vantaggi e gli svantaggi di lavorare da casa con clienti.
Argomenti trattati in questo post [nascondi]
Cos’è il telelavoro da casa: definizione
Differenze tra telelavoro e smart working
Come funziona il telelavoro da casa
Strumenti per lavorare da casa o a distanza
Quali sono i vantaggi del telelavoro da casa?
Gli svantaggi di chi lavora a casa
Telelavoro e nuove professioni digitali
Hai mai provato il telelavoro per la tua impresa?
Cos’è il telelavoro da casa: definizione
Il telelavoro è un modo di lavorare. Non è una mansione o una professione. È la possibilità di svolgere i lavori assegnati in modo indipendente, nella gran parte dei casi dalla propria abitazione.
L’autonomia riguarda anche l’organizzazione e la scelta dei tempi per l’esecuzione del lavoro. Questo è reso possibile dall’avvento degli strumenti di comunicazione: Internet in primo luogo, ma anche dai software collaborativi e della diffusione del cloud per la gestione dei dati.
Per i dipendenti il telelavoro è quasi sempre un miraggio. Un sogno difficile da realizzare per come sono strutturate le aziende. Ancorate allo schema dell’orario di lavoro e la necessità di gestire (e controllare) le attività dei collaboratori.
E tu imprenditore, hai mai pensato di utilizzare il telelavoro? Mi riferisco a quelle mansioni che consentono lo scambio di dati e informazioni anche tra sedi diverse. Questa realtà potrebbe essere decisiva per risparmiare risorse e guadagnare in produttività.
Quando si parla di telelavoro si intende lo svolgimento di compiti in un luogo diverso rispetto alla sede dell’azienda. Di solito la propria abitazione. E lo smart working? Parliamo della stessa cosa? No, sono metodi diversi tra loro: ecco le definizioni.
Telelavoro
Con questo termine si intende la possibilità messa a disposizione dall’azienda a eseguire le proprie mansioni da un luogo diverso dalla propria sede operativa. A patto che sia eseguito un adeguamento della strumentazione tecnica.
Smart working
In questo caso mi riferisco alla possibilità di operare da numero cellulare danimarca qualsiasi luogo, non per forza da casa. Nel concetto di smart working si ritrova anche chi lavora nei co-working, nei luoghi pubblici e perfino sui mezzi di trasporto. Tutto questo è possibile sempre grazie a un adeguamento tecnico che riguarda sia i supporti che la connessione.
Come funziona il telelavoro da casa
Per attivare il telelavoro domiciliare, occorre puntare su alcuni fattori: volontà, consapevolezza, fattibilità tecnica e fiducia reciproca. Quest’ultimo punto è importante, proprio perché il dipendente lascia il posto in ufficio a una condizione: che riesca a mantenere i ritmi e gli standard lavorativi anche lontano dalla sede operativa dell’impresa.
Quindi anche fuori dal controllo dell’imprenditore. Questo si basa su un concetto fondamentale: non importa la forma, non è necessario avere il dipendente in sede, l’attenzione è solo per i risultati nel rispetto delle scadenze.
Ti porto la mia esperienza. Ho dipendenti con contratti di telelavoro. Anche i collaboratori a partita iva operano dalla loro abitazione. Come funziona? Da un punto di vista amministrativo occorre la stipula di un contratto ad hoc, di telelavoro appunto. Per i collaboratori a partita iva non serve nulla. Solo una buona strumentazione. A questo proposito ti consiglio di chiedere al tuo commercialista o consulente del lavoro.
Ma a questo punto passiamo al prossimo paragrafo.
Lascia un commento / Produttività / Di Diego Ricci
Il telelavoro da casa è una delle frontiere più interessanti per i soggetti chiamati in causa in un processo lavorativo: sia gli imprenditori che i dipendenti possono avere grandi benefici da questo modus operandi. A patto che si rispettino determinate regole e comportamenti.
Telelavoro da casa
Annie Spratt
Hai considerato il telelavoro come mezzo per collaborare? Io sì e lo uso da anni. In questo post ti racconto la mia esperienza, evidenziando i vantaggi e gli svantaggi di lavorare da casa con clienti.
Argomenti trattati in questo post [nascondi]
Cos’è il telelavoro da casa: definizione
Differenze tra telelavoro e smart working
Come funziona il telelavoro da casa
Strumenti per lavorare da casa o a distanza
Quali sono i vantaggi del telelavoro da casa?
Gli svantaggi di chi lavora a casa
Telelavoro e nuove professioni digitali
Hai mai provato il telelavoro per la tua impresa?
Cos’è il telelavoro da casa: definizione
Il telelavoro è un modo di lavorare. Non è una mansione o una professione. È la possibilità di svolgere i lavori assegnati in modo indipendente, nella gran parte dei casi dalla propria abitazione.
L’autonomia riguarda anche l’organizzazione e la scelta dei tempi per l’esecuzione del lavoro. Questo è reso possibile dall’avvento degli strumenti di comunicazione: Internet in primo luogo, ma anche dai software collaborativi e della diffusione del cloud per la gestione dei dati.
Per i dipendenti il telelavoro è quasi sempre un miraggio. Un sogno difficile da realizzare per come sono strutturate le aziende. Ancorate allo schema dell’orario di lavoro e la necessità di gestire (e controllare) le attività dei collaboratori.
E tu imprenditore, hai mai pensato di utilizzare il telelavoro? Mi riferisco a quelle mansioni che consentono lo scambio di dati e informazioni anche tra sedi diverse. Questa realtà potrebbe essere decisiva per risparmiare risorse e guadagnare in produttività.
Quando si parla di telelavoro si intende lo svolgimento di compiti in un luogo diverso rispetto alla sede dell’azienda. Di solito la propria abitazione. E lo smart working? Parliamo della stessa cosa? No, sono metodi diversi tra loro: ecco le definizioni.
Telelavoro
Con questo termine si intende la possibilità messa a disposizione dall’azienda a eseguire le proprie mansioni da un luogo diverso dalla propria sede operativa. A patto che sia eseguito un adeguamento della strumentazione tecnica.
Smart working
In questo caso mi riferisco alla possibilità di operare da numero cellulare danimarca qualsiasi luogo, non per forza da casa. Nel concetto di smart working si ritrova anche chi lavora nei co-working, nei luoghi pubblici e perfino sui mezzi di trasporto. Tutto questo è possibile sempre grazie a un adeguamento tecnico che riguarda sia i supporti che la connessione.
Come funziona il telelavoro da casa
Per attivare il telelavoro domiciliare, occorre puntare su alcuni fattori: volontà, consapevolezza, fattibilità tecnica e fiducia reciproca. Quest’ultimo punto è importante, proprio perché il dipendente lascia il posto in ufficio a una condizione: che riesca a mantenere i ritmi e gli standard lavorativi anche lontano dalla sede operativa dell’impresa.
Quindi anche fuori dal controllo dell’imprenditore. Questo si basa su un concetto fondamentale: non importa la forma, non è necessario avere il dipendente in sede, l’attenzione è solo per i risultati nel rispetto delle scadenze.
Ti porto la mia esperienza. Ho dipendenti con contratti di telelavoro. Anche i collaboratori a partita iva operano dalla loro abitazione. Come funziona? Da un punto di vista amministrativo occorre la stipula di un contratto ad hoc, di telelavoro appunto. Per i collaboratori a partita iva non serve nulla. Solo una buona strumentazione. A questo proposito ti consiglio di chiedere al tuo commercialista o consulente del lavoro.
Ma a questo punto passiamo al prossimo paragrafo.